METAL MILITIA

NEL NOME DEL METAL. Kill'Em All, il disco seminale del thrash metal. Una delle canzoni più belle e rappresentative contenute nel debut dei Metallica è 'Metal Militia', un rabbioso sfogo che denuncia tutto lo straordinario orgoglio dell'appartenenza all'heavy metal. Dal punto di vista musicale, Metal Militia é forse la traccia più veemente e aggressiva del disco: presenta ritmi scarnificanti, velocità molto elevate per l'epoca, riff tronchi al vetriolo mitragliati con impellenza e ritmiche incessanti, stop'n'go, ripartenze a non finire, l'ennesimo assolo sferzante e una potenza difficilmente eguagliabile per il suo tempo. Sin dall'inizio si nota la rabbia e la furia verso un mondo, una società sempre più schifosa e piena di contraddizioni, drammi, fottuta merda: 'Stiamo cercando di farvi arrivare il messaggio'. Ma ovviamente la massa non capisce, la massa censura la musica di denuncia e continua a violentarsi con sadismo e bigottismo: 'Unitevi o verrete conquistati dalla legge della terra; che cosa vi succederà? La metallizzazione della vostra anima più profonda'. Il testo contiene una dichiarazione molto suggestiva, l'inno da brividi che dichiara con fremente orgoglio il proprio credo: 'Siamo un'unica cosa dato che siamo tutti uguali, lottiamo per una causa, di cuoio e metallo sono le nostre uniformi, proteggono quello che siamo. Ci raduniamo per sfidare il mondo con il nostro heavy metal, diffondiamo il messaggio a tutti, lasciatevi andare'. Una testo molto intenso e intriso di passione, dunque, che non è solo energia e musica, ma la materializzazione di tutto quello che un vero metallers sente e prova nell'ascoltare i propri idoli. Un inno al thrash, una dichiarazione in tutto e per tutto fedele al genere, tanto nella musica quanto nelle liriche: i fans più modaioli faranno fatica ad accettarlo, ma i veri Metallica sono proprio questi, quelli devastanti degli Eighties, immortalati in quattro album epocali e privi di ogni sorta di compromesso.
METAL MILITIA
Thunder and lightning, the gods take revenge Senseless destruction Victims of fury are cowardly now Running for safety Stabbing the harlot to pay for her sins Leaving the virgin Suicide running as if it were free Ripping and tearing Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia Metal militia Chained and shadowed to be left behind Nine and one thousand Metal militia, for your sacrifice Ironclad soldiers Join or be conquered, the law of the land What will befall you? The metalization of your inner soul Twisting and turning Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia Metal militia We are as one, yes, we all are the same Fighting for one cause Leather and metal are our uniforms Protecting what we are Joining together to take on the world With our heavy metal Spreading the message to everyone here Come let yourself go Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia
MILIZIA DEL METAL
Lampi e tuoni, gli dei si stanno vendicando; distruzione insensata, le vittime della furia sono codarde, corrono per salvarsi, pugnalano la prostituta perché paghi per i suoi peccati lasciandola vergine; i suicidi si spandono come se fossero gratis, strappando e lacerando attraverso la nebbia e la pazzia, stiamo cercando di farvi arrivare il messaggio: la milizia metal la milizia metal la milizia metal. Incatenato e sorvegliato per essere lasciato indietro, novemilauno, la milizia metal per il vostro sacrificio, soldati corazzati unitevi o verrete conquistati dalla legge della terra. Che cosa vi succederà? La metallizzazione della vostra anima più profonda. Girando e rigirandosi attraverso la nebbia e la pazzia, stiamo cercando di farvi arrivare il messaggio: la milizia metal la milizia metal la milizia metal. Noi siamo un'unica cosa dato che siamo tutti uguali, lottiamo per una causa, di cuoio e metallo sono le nostre uniformi, proteggono quello che siamo; ci raduniamo per sfidare il mondo con il nostro heavy metal, diffondiamo il messaggio a tutti, lasciatevi andare.
LA STORIA DEI METALLICA
LA STORIA DEI METALLICA. Il metal era nato per essere potenza e rabbia, doveva essere un riflesso della vita reale e invece era diventato un fenomeno da fighette e sboroni. Occorreva ripristinare l'ordine. Ci pensarono dei ragazzi californiani, che proprio non sopportavano il fenomeno glam e amavano suonare un havy metal potente, sporco, grezzo. Si vestivano come capitava, avevano già tribolato nella vita pur non provenendo da infanzie difficili e avevano una voglia terribile di seppellire i glamster sotto i loro riff veloci e le loro liriche così forti, così nere. Così reali. James Hetfield aveva conosciuto Lars Ulrich grazie ad un annuncio su un giornale. Ulrich era un ragazzino danese da poco emigrato in California e promettente tennista come il papà, ma preferì la batteria alla racchetta.Hetfield era figlio di un camionista ed una cantante lirica molto religiosi, e aveva studiato canto e pianoforte. In comune James e Lars avevano la passione per gruppi come Sabbath, Mercyful Fate, Thin Lizzy e Motorhead. La band fu presto completata da Ron Mc Govney, bassita amico di James, e da Dave Mustaine, focoso chitarrista. Come moniker fu scelto l'accattivante Metallica, preferito all'ultimo momento al troppo banale Metal Militia. Le intemperanze di Mustaine, e i suoi abusi con alcool e droghe portarono presto all'addio di Mc Govney e Hetfield fu costretto a cacciare Mustaine, davvero troppo bizzoso. Il nuovo bassista, Cliff Burton, proveniva dai Trauma; il chitarrista, Kirk Hammett, dagli Exodus. E' il 1981. I Metallica, ispirati dai Motorhead, introdussero un nuovo modo di suonare. Più veloce e cattivo, forsennato nell'aggressività della voce e nel ritmo imperversante della batteria. Riff spezzati, incedere rapidissimo, quasi incontrollabile, molto simile ad una mitragliata, una sassaiola. L'impatto sul pubblico è devastante, perchè porta tra i veri metallers un'ondata di innovazione, potenza e cattiveria inaudita. I Metallica pubblicano una primordiale versione di Hit The Lights, la loro prima song, sulla compilation Metal Massacre. Chi acquista la compilation si trova tra le mani una decina di pezzi heavy metal. Più la tellurica Hit The Lights, ed è l'inizio di un'era. Nasce il thrash metal, e l'aggressività supersonica dei ragazzini della Bay Area di San Francisco non passa inosservata. Hit The Lights finisce sull'album di debutto, Kill'Em All (1983) . Fu un album epocale, che segnò una svolta abissale nella musica dura, diventando la porta verso tutto ciò che oggi riteniamo estremo. Pezzi come Metal Militia e Whiplash esprimono una cattiveria unica, mentre la mastodontica Seek & Destroy diventa l'inno identificativo dell'heavy metal. Col successivo Ride The Lightning i Metallica perfezionano la loro creatura, affiancando ai pezzi più rocciosi e tipici thrash (Fight fire With Fire, Creeping Death) altri più epici (For Whom The Bell Tolls) e melodici (Fade To Black). Le tematiche affrontavano temi scottanti come le difficoltà del vivere e le tante tipologie di morti, metaforiche e non, contro le quali ogni giorno ci si scontra. Grazie ai Metallica il thrash divenne genere di spicco, crescendo sempre di più fino a identificarsi con il decennio degli anni '80. L'heavy metal non era mai stato così forte. E mentre iniziavano a proliferare band thrash come funghi, i Metallica superarono anche se stessi. Il 1986 fu un anno pieno di avvenimenti, dal tragico incidente del pullman della band che si portò via Cliff Burton all'uscita del mitico Master Of Puppets. Cattedratico, vario, robusto, completo, duro con i giusti spruzzi melodici: l'album si delinea leggendario. La title track è una cavalcata di rabbia, ardore, malinconia che concentra vortici di emozioni. Come tutto l'lbum parla del controllo psicofisico che la società esercita sulle masse. Canzoni come Battery, Sanitarium e la violentissima Damage Inc diventano subito dei classici. E' l'apice della carriera per i Metallica, che col successivo And Justice For All (1988) toccano anche un picco di tecnicismo che li completa ulteriormente. Le liriche erano un ennesimo attacco alla società, al sistema, alla corruzione e alla falsità dell'uomo, oltre che alle imposizioni religiose e alle false promesse delle religioni: dalla title track a One (manifesto anti bellico), i quattro cavalieri continuavano a fare grande musica con testi diretti, onesti, veri. Nel 1991 i Metallica girarono pagina. Black Album presentava canzoni più fresche e semplici, meno cruente, che permisero alla band di arrivare negli stereo di milioni di nuovi fans. Fu il culmine del loro successo commerciale. Purtoppo in seguito ai giganteschi tour mondiali, intorno al 1994 la band dovette affrontare un periodo di crisi. I troppi eccessi portarono problemi personali e artistici, con la pubblicazione di due album lontani dai canoni del metal (Load e Reload), alquanto commerciali. I Metallica si rialzarono piano piano, ma dopo un cd di cover e un live con orchestra sinfonica rischiano lo scioglimento. Uscito dai suoi problemi di alcool, James Hetfield torna e rimette in moto la macchina. Nel 2003 esce St Anger, un ritorno al metal anche se non di grande qualità. Partorito nelle difficoltà e nelle tensioni, St Anger è il primo passo verso la risalita. Che sono 5 anni di lavoro, nei quali ritrovare la serenità, il divertimento di suonare. Dimostrando di essere ancora i numeri uno quando c'è da mitragliare riffs su un palco. Death Magnetic, il disco più atteso del 2008, ha finalmente sancito il ritorno dei Maestri del thrash al sound originale. Riannodando i fili della storia!

SEEK & DESTROY

UNA CANZONE LEGGENDARIA. Prima ancora di Master of Puppets, è stata Seek & Destroy il cavallo di battaglia più celebre dei Metallica, un riff tagliente presto consegnatosi in tutta la sua immortalità alla storia del rock duro. Icona identificativa della band e dell'heavy metal in senso più ampio, coverizzato infinite e infinite volte, Seek & Destroy è un'idea venuta a James ascoltando 'Dead Reckoning' dei Diamond Head. Il testo parla di una spedizione punitiva di una gang underground ai danni di un'altra, in un universo metropolitano spesso sottaciuto per non incrinare la grandezza tanto celebrata dell'America. Insomma è un ennesimo piccolo specchio di società, uno sguardo sulle divisioni giovanili che ora non guardavano più all'apparenza politica ma soprattutto a quella etnica, musicale, attitudinale. Basti pensare ai conflitti tra i bianchi, rockers, e i neri, rappers, nel grande calderone a stelle e strisce [e non solo]. La song è veloce ma non in maniera esagerata, coinvolge con un ritmo tosto e incalzante pur non essendo estrema e dotata di una ritmica thrash vera e propria come altre composizioni di Kill'Em All: sono i riff memorabili, incisivi e taglienti come lame, oltre alll'assolo, sferzante, a incoronarla immortale, con un'intro affilata e maligna da far paura. Al suo interno la canzone prevede anche un'accelerazione thrashy, ma a conti fatti resta il primo esempio di come i Metallica abbiano cercato di evolvere il loro suono, senza limitarsi alla mera corsa sfrenata; e anche sferrando ritmi appena meno sparati ed un riffery epico, tonante ed intimidatorio, l'act californiano mozza parecchie teste. Il ritornello, ormai, è da antologia: come del resto i Metallica hanno saputo fare sempre molto bene album dopo album, nel corso di una carriera eccellente.
SEEK & DESTROY
We're scanning the scene in the city tonight We're looking for you to start up a fight There's an evil feeling in our brains But it's nothing new, you know it drives us insane Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy There is no escape and that's for sure- This is the end, we won't take any more- Say goodbye to the world you live in You have always been taking but now you're giving Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Our brains are on fire with the feeling to kill And it won't go away until our dreams are fulfilled There is only one thing on our minds Don't try running away, 'cause you're the one we will find Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Running, on our way Hiding, you will pay Dying, one thousand deaths Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy Searching Seek and destroy.
CERCA E DISTRUGGI
Stiamo esaminando l'ambiente nella città stanotte, ti stiamo cercando per iniziare una rissa; c'è una cattiva sensazione nei nostri cervelli, ma non è niente di nuovo; sai che ci fa impazzire correre per strada, nascondersi, pagare, morire, mille morti. Cerca, cerca e distruggi, non c'è via di scampo e quello è certo; questa è la fine che non vogliamo più, dì addio al mondo in cui vivi, hai sempre preso, ma adesso dai. Correre per strada, nascondersi, pagare, morire, mille morti, cerca, cerca e distruggi. I nostri cervelli sono in fiamme, con la sensazione di uccidere che non andrà via fino a che i nostri sogni non si realizzeranno; c'è una sola cosa nelle nostre menti, non cercare di scappare via perché sei quello che troveremo. Correre per strada, ascondersi, pagare, morire, mille morti, cerca, cerca e distruggi.
COME I JUDAS PRIEST
TANTE LE CANZONI EPOCALI NEL METAL. Seek & Destroy è diventata immediatamente un'inno, al punto che nel suo ritornello e nel suo riff allucinante potrebbe fungere da sigla a qualsiasi documentario sulla storia dell'heavy metal. All'altezza di questo mito della musica rock i Metallica hanno saputo sfornare la grandissima Master Of Puppets, un macigno che è al tempo stesso manifesto dell'heavy metal e bandiera della band: immancabile, ad ogni concerto, posta sempre a fine scaletta. Le grandi leggende targate Metallica sono tantissime, ma per l'impatto sociale -e le frange di appassionati che ha saputo conquistare- è Enter Sandman il terzo 'singolo' riconoscibe, anche se molto più estremi e meritevoli sarebbero diversi pezzi storici del combo di San Francisco. Senza ombra di dubbio, 'Paranoid' dei Black Sabbath è una delle canzoni più conosciute e celebrate di sempre: la voce di Ozzy Osbourne e il riff di Tony Iommi hanno fatto epoca. E che dire del riff metallizzato di Iron Man? Straordinario. I Sabbath sono un altro gruppo che ha regalato cascate di musica storica, ma Sabbath Bloody Sabbath è il degno colpo che chiude il trittico delle 'elette' tra le canzoni più immortali. La produzione dei Judas Priest è davvero mastodontica: impossibile limitare le scelte a pezzi come l'enfatica 'The Hellion- Electric Eye' o l'abrasiva 'Painkiller', perchè pezzi mostruosi Halford e compagni ne hanno scritti in quantità enorme: 'The Ripper', certo, ma soprattutto 'Hell Bent For Leather', un vero cavallo di battaglia del metallaro medio. E poi 'Living After Midnight', l'esaltante 'Breaking The Law' e chissà quante altre. La compilation dei classicissimi di metallo è pesantemente arricchita dagli Iron Maiden, che con 'The Number Of The Beast' portano alla massima esaltazione i fans nel loro disprezzo verso ogni forma di denigrazione verso la propria musica. I riff di 'Prowler' e 'Iron Maiden' sono da orgasmo, quello di '2 Minuts To Midnight' il più conosciuto e, inevitabilmente, quello che rimarrà forse maggiormente impresso nelle menti di chiunque. Impossibile non nominare la sinistra violenza degli Slayer e delle loro 'Reign In Blood' o 'Angel Of Death', o il thrash tecnico dei Megadeth di 'Holy Wars' e 'The Mechanix'. L'heavy metal e le sue leggende non hanno confine: e sotto il peso dei riff di acciaio cromato viene seppellito tutto il resto!

NO REMORSE

NESSUN RIMORSO NELL'AMERICA MILITARISTA. No Remorse, e senza nessun legame col motto dei nazisti sconfitti dopo le stragi della seconda guerra mondiale: la canzone è invece antimilitarista e si prende beffa di chi pretende la guerra solo per sadismo. Nell'America spaventata degli anni '80 torna il mito del conflitto come 'igiene del mondo'. Non c'è più l'ideologia hippy, l'eroe comune è il Rambo, 'duro' ripetutamente proposto da una cultura cinematografica che spinge in azione le bombe e i carrarmati. Nessuna pietà, per nessuno: al di là di ogni razionale sentimento e ideologia politica, pare eccessiva come veduta. Tutto ciò che è estremo e radicale è sbagliato e i Metallica lo sanno e lo cantano in questa canzone, premendo all'impazzata sull'acceleratore con dei riff convulsivi lancinanti. Se Kill'Em All è un capolavoro lo si deve ad una serie di killer track che non conoscono punti deboli: una più bella dell'altra, come in tutti i primi quattro lavori della band. E No Remorse non ne smentisce l'esplosività, con una struttura interessante ed accelerazioni devastanti. A conti fatti, è la prima composizione a più registri ritmici della band americana: procede ben ritmata e velenosa, prima di esplodere in una serrata thrash da headbanging disinibito ed una serie di assoli fibrillanti che non possono che scatenare l'adrenalina, creando un'atmosfera isterica e concitata. Riff squillanti ed affilati vengono mitragliati in secca successione, su ritmiche impellenti: thrash di primo livello, davanti al quale è davvero impossibile restare fermi.
NO REMORSE
No mercy for what we're doing No thought to even what we have done We don't need to feel the sorrow No remorse for the helpless one War without end No remorse, no repent We don't care what it meant Another day, another death Another sorrow, another breath No remorse, no repent We don't care what it meant Another day, another death Another sorrow, another breath Blood feeds the war machine As it eats a way across the land We don't need to feel the sorrow No remorse is the one command War without end Only the strong survive No will to save the weaker race We are ready to kill all comers Like a loaded gun right at your face War without end Attack Bullets are flying People are dying With madness surrounding, all hell's breaking loose Soldiers are hounding Bodies are mounting Cannons are shouting to take their abuse With war machines going Blood starts to flowing No mercy given to anyone here The furious fighting Swords are like lighting It all becomes frightening, you know death is near.
NESSUN RIMORSO
Nessuna pietà per quello che stiamo facendo, nessun pensiero di appianare quello che abbiamo fatto, non abbiamo bisogno di sentire il dolore, nessun rimorso per l'indifeso, guerra senza fine, nessun rimorso, nessun pentimento non ci interessa cosa significa, un altro giorno, un'altra morte, un altro dolore, un altro respiro; nessun rimorso, nessun pentimento non ci interessa cosa significa, un altro giorno, un'altra morte, un altro dolore, un altro respiro; il sangue nutre la macchina della guerra, mentre si fa strada per il paese; non abbiamo bisogno di sentire il dolore, nessun rimorso è l'unico comando, guerra senza fine; sopravvivono solo i forti, nessuno a salvare la razza più debole. Siamo pronti ad uccidere chiunque venga, come una pistola carica dritto in faccia; guerra senza fine, attacco! Volano i proiettili, la gente sta morendo con la pazzia tutt'intorno, si sta scatenando l'inferno: i soldati si sono dati all'inseguimento, i corpi stanno salendo, i cannoni stanno gridando per prendersi le loro ingiurie con le macchine della guerra. Il sangue, l Le spade sono come saette, tutto vi incomincia a fare paura, sapete che la morte è vicina.
PIU' FORTE, PIU' VELOCE

STORIA DELLA CORRENTE THRASH METAL. L'HEAVY METAL, grazie ai Metallica, all'inizio degli anni '80 si irrobustisce e diventa ancor più veloce e feroce, isterizzato da corrosivi riff spezzati e rullate insistenti della batteria, preferibilmente con doppio pedale. E' il thrash metal, il nuovo corso che subito si oppone al glam in una battaglia decennale. I Metallica hanno preparato la trappola allo schieramento dei capelloni cotonati, e orde di nuovi adepti riscontrava ora il suo credo di vita nel thrash: da una partei thrashers, realisti e segnati in negativo dalle ingiustizie della società, agghindati di nero, catene, borchie varie, fieri e sicuri della propria idea; dall'altra i glamster, tutti colorati e truccati, allegri e svitati, tutti donne e macchinoni. Concentrati solo sul loro divertimento eccessivo. I thrashers li deridevano, classificandoli come poseurs. I Metallica scagliarono dunque la prima pietra, ma altri tre gruppi, quasi contemporanei, diedero manforte alla rsistenza del metallo più genuino. E tutti provenivano dalla California, precisamente dalla Bay Area. marchio di fabbrica del thrash più incredibile mai prodotto. Gli Slayer furono i più feroci. Essi si sono formati praticamente nello stesso periodo dei Metallica e anche il loro debutto Show No Mercy risale al 1983, l'anno di Kill'Em All. Gli Slayer abbandonarono presto il sound più vicino all'heavy classico, e già con Hell Awaits imbestialirono le loro sonosrità, incupendole con liriche forti, spesso accusate di estremismi variegati (nazismo, satanismo). Reign In Blood fu il loro capolavoro, un massacro metallico a velocità supersonica che lancia la band del cileno Araya nelle leggende. I riff di Kerry King e le rullate di Dave Lombardo hanno fatto il resto, consolidato da album come South Of Heaven, Season In The Abyss e Divine Intervention. A differenza di tutti gi altri gruppi thrash, gli Slayer non hanno mai modificato la propria musica; e anche quando tutti, a metà anni '90, addolcivano il loro sound per esperimenti commerciali, loro hanno continuato a fare musica estrema. E' proprio dal loro modo aggressivo e sfrenato di suonare che è nato il filone death metal. Solo con Diabolus in Musica hanno introdotto in parte qualche novità riconducibile al fenomeno nu metal, presto abbandonata. Gli ultimi due dischi (God Hate Us All e Christ Illusion) non sono stati al livello dei vecchi classici, ma gli Slayer restano una macchina da guerra devastante, specie in sede live. I Megadeth sono gli antagonisti dei Metallica. Cacciato da James Hetfield, l'irrequieto Dave Mustaine mette in piedi una figura del tutto simile ai Metallica, oggetto del suo odio più feroce e della sua ammirazione più morbosa. Per tutta la carriera i Megadeth tenteranno di emulare i Metallica, riproponendo lo stesso straordinario repertorio di thrash melodicizzato, completo di parti sanguinose e parti melodiche elettrizzanti. Già col debutto Killing Is My Business...And Business is Good i Megadeth seminano oro nel sentiero nascente del thrash. Coi successivi So Far So Good So What e, soprattutto, Peace Sells, i ragazzi di Mustaine si ritagliarono un posto indelebile tra le stelle assolute del rock, incoronazione sublimata nel 1988 da Rust In Peace. L'album, riff tritaossa e musiche travolgenti, supera addirittura i Metallica e il loro And Justice For All nelle vendite. Ciò diede enorme felicità a Mustaine. Raggiunto il top, i Megadeth semplificarono il loro sound con Countdown To Extintion (il loro Black Album), e si dedicarono a positive sperimentazioni più melodiche (Youthanasia, Cryptic Writings), fino a pubblicare nel 1999 un album di pop rock (Risk) anni luce distante dai bei tempi. Le lune del bizzoso Mustaine portarono più volte la band al rischio scioglimento, ma fortunatamente i Megadeth tornarono a sonorità metalliche (World Needs a Hero, System Has Failed), che soprattutto con l'ultimo United Abominations (2007) li ha rivisti risalire sulla breccia del tanto caro thrash targato Bay Area. Infine gli Anthrax, più scanzonati e ironici, sia nei testi che nel look (skatebord, cappellini da baseball). Tre i loro lavori fondamentali per il thrash: Fitsful Of Metal, Spreading The Disease e Among The Living. In seguito si distinsero per la collaborazione per una canzone con un rapper nero (dei Public Enemy) e una serie crescente di sperimentazioni e introduzioni di parti rappate dalle quali si è originato il fenomeno (contestatissimo dai tradizionalisti) del nu metal.
GLI ALTRI. Dalla Bay Area provenivano, immediatamente dopo i 4 pilastri, i Testament del pellerossa Chuck Billy. Nello stile di Metallica e Megadeth, i Testament hanno fatto storia con The Legacy e The New Order. Dopo un paio di album meno potenti ma sempre 100% heavy e uno (The Ritual) più commercialotto, i Testament sono tornati a pestare fisso passando al thrash death (Low e Demonic) prima di riabbracciare sonorità per loro più classiche (The Gatering). Sperato un tunore alla gola di Chuck Billy, i Testament sono tornati a mitragliare thrash puro dopo 8 anni di stop, con The Formation Of Damnation. Gli Exodus sono un'altra formazione fondamentale, col loro Bonded By Blood, partorito appena dopo il passaggio di Kirk Hammett ai Metallica. Il filone thrash americano annovera nelle sue fila frange estreme nelle quali spiccano Morbid Angel, Dark Angel, Possessed. In Europa il thrsh prese piede soprattutto in Germania, con i massicci Kreator, Sodom e Destruction, triade dal tiro efferato autrice di autentici masterpieces come Pleasure to Kill, Extrem Aggression, terrible Certainty, Coma of Souls, Persecution Mania, Agent Orange ed Eternal Devastation. In Italia, gli Extrema assunsero un rilievo notevole anche a livello internazionale. Un'altra band importante è quella degli Exiter. Dei veri campioni del thrash arrivavano però dal Brasile, grazie ai fratelli (di origine campana) Max e Iggor Cavalera: essi formarono i Sepultura, capaci di esprimere una ferocia brutale con una perizia particolare, il tutto corredato da ritmi tribali. Il meglio dei Seps è concentrato in Schizophrenia e Beneath The Remains. Bello anche l'esperimento Roots, pieno di atmosfere amazzoniche e indigene. Purtroppo i contrasti tra Iggor e la moglie manager di Max ha portato l'addio di quest'ultimo, nel 1996, e da allora i Seps non sono più stati la super band di prima. Alla fine degli anni '80, i canadesi Annihilator hanno portato una dose di freschezza e tecnica importante, ritagliandosi un ruolo altrettanto fondamentale con la creazione, praticamente, del techincal thrash metal. Fondamentali i primi due dischi di una lunga serie, Alice In Hell e Never, Neverland.

CRISI E NUOVA LINFA. Negli anni '90 il thrash visse un grave periodo di crisi, che lo portò quasi alla fine. Metallica e Megadeth intrapresero strade via via più commerciali, gli Anthrax si buttarono in sperimentazioni con miscugli hip hop, gli Annihilator rimbalzarono in decine di cambi di formazione che li portarono su un saliscendi di album apprezzabili e altri più melodici. Gli stessi Testament intrapresero sentieri prima heavy, poi più semplificati e infine addirittura death. Solo gli Slayer si sono mantenuti sempre fedeli, più o meno, al loro stile. Con la seconda metà degli anni 2000 il thrash si è riaffacciato fievolmente nel panorama metallico internazionale. Merito dei Trivium, giovani americani cresciuti a pane e Metallica. Dopo gli inizi metalcore, col terzo album The Crusade i Trivium hanno aperto il ritorno alle origini, seguito da una cosiddetta New Wave Of Thrash Metal. Oggi è diffusissima la 'moda' del rispolverare i vecchi stili di Metallica e compagnia rullante, forse spinta da qualche interesse commerciale di troppo ma comunque capace di sfornare nuove leve molto valide come Mantic Ritual, Abadden, Vektor, Pollution, Toxic trace.

PHANTOM LORD

SIGNORE FANTASMA, MACCHINA DI METALLO. Una macchina bestiale che avanza nel nome del metallo e distrugge e giustizia ogni cosa trova sul suo cammino: è l'immaginario fanta horror che in Phantom Lord glorifica la figura mitologica di questa sorta di portatore del verbo dell'heavy metal. Quello che per i dischi dei Judas Priest è sempre stato normalità, dall'Hellion al Painkiller e via di questo passo. Il sound della canzone è il thrash potente di Kill'Em All, e il brano rischia di essere uno dei migliori del vinile; per qualche mistero del destino è abbastanza sottovalutato da critica e fans. 'Il suono vi assale le orecchie- Il suono assordante dei metallo si avvicina- I vostri corpi aspettano le sue frustate- Il gusto del cuoio sulle vostre labbra- Udite il grido di Guerra- Più forte di prima- Con la spada in mano- Per controllare la terra- Il metallo che annienta colpisce- In questa notte spaventosa- Inginocchiatevi- Per il Signore Fantasma'. Phantom Lord ribadisce la prevalenza degli eserciti di metallo su chi cerca di censurare, nascondere, offuscare la libertà e la voglia di vita. Ovviamente i censori si scatenarono, definendo una volta di più 'violento' l'heavy metal come messaggio satanico che può plagiare la gioventù scatenando le sue oppressioni più inconfessabili. Le solite cazzate, ma tanto 'il metallo che annienta colpisce'.
PHANTOM LORD
Sound is ripping through your ears The deafening sound of metal nears Your body's waiting for his whips The taste of leather on your lips Hear the cry of war Louder than before With his sword in hand To control the land Crushing metal strikes On this frightening night Fall onto your knees For the Phantom Lord Victims falling under chains You hear them crying dying pains Fist of terror's breaking through Now there's nothing you can do Hear the cry of war Louder than before With his sword in hand To control the land Crushing metal strikes On this frightening night Fall onto your knees For the Phantom Lord The leather armies have prevailed The Phantom Lord has never failed Smoke is lifting from the ground The rising volume metal sound Hear the cry of war Louder than before With his sword in hand To control the land Crushing metal strikes On this frightening night Fall onto your knees For the Phantom Lord Fall to your knees And bow to the Phantom Lord.
IL SIGNORE FANTASMA
Il suono vi assale le orecchie, il suono assordante dei metallo si avvicina; i vostri corpi aspettano le sue frustate, il gusto del cuoio sulle vostre labbra; udite il grido di guerra più forte di prima, con la spada in mano per controllare la terra. Il metallo che annienta colpisce, in questa notte spaventosa inginocchiatevi al Signore Fantasma; le vittime cadono sotto le catene, li sentite piangere il dolore della morte; i pugni del terrore irrompono, adesso non c'è niente che possiate fare, udite il grido di guerra più forte di prima, con la spada in mano per controllare la terra. Il metallo che annienta colpisce, in questa notte spaventosa inginocchiatevi al Signore Fantasma; gli eserciti di cuoio hanno prevalso, il Signore Fantasma non ha mai fallito, si alza del fumo del terreno, il volume in aumento del suono metal: udite il grido di guerra, più forte di prima, con la spada in mano per controllare la terra; il metallo che annienta colpisce, in questa notte spaventosa inginocchiatevi al Signore Fantasma, inginocchiatevi ed inchinatevi al Signore Fantasma.
COME I JUDAS PRIEST

I VENDICATORI DELL'HEAVY METAL. Nel linguaggio giovanile di Kill'Em All, i Metallica più volte sfoggiano il loro' orgoglio metal' e si lasciano andare in dichiarazioni di appartenenza alle 'milizi'. Già da Ride The Lightning la band abbandona queste liriche 'semplici' e si dedica a temi più com,plessi come la guerra, la sedia elettrica, il suicidio e via via, col pasare degli album, passa a temi sempre più delicati e liriche man mano più mature. Però Phantom Lord è una piccola chicca che fa riferimento ai 'giustizieri' del metallo tanto cari ai mitici Judas Priest. Il primo esempio significativo è Metal Gods (1980) in British Steel, che poi è diventato l'appellativo del grande cantante Rob Halford. Sul grandissimo'Screaming For Vegeance' c'è 'The Hellion', epico preludio ad una canzone immortale come 'Electric Eye', una delle migliori di tutta la Priestografia: 'Im made of metal, My circuits gleam, I am perpetual, I keep the country clean, Im elected electric spy, Im protected electric eye'. Il mito di queste macchine infernali si rinfresca con la leggendaria Painkiller (1990), title track di un album che potrebbe essere considerato il più calzante manifesto di heavy metal: 'Faster than a bullet, Terrifying scream, Enraged and full of anger Hes half man and half machine Rides the metal monster Breathing smoke and fire Closing in with vengeance soaring high He is the painkiller This is the painkiller!' Con il temporaneo addio di Halford i Judas Priest, thrasheggianti come mai, nel 1997 danno alle stampe Jugulator, altro titolo che riporta ad un giustiziere metallico; il ritorno dello storico singer coincide con l'album Angel Of Retribution.

WHIPLASH

TUTTI PAZZI PER L'HEAVY METAL! Velocissima killer-track del seminale 'Kill'Em All', 'Whiplash' è un primordiale cavallo di battaglia che rappresenta un tributo ai metal fan, popolo nel quale i Metallica stessi si riconoscono. Essa poggia su un riff irruente, ripetuto e mitragliato seccamente durante tutto il corso del pezzo, movimentato da uno stop and go fibrillante e da un guitar solo orgasmico. La canzone è la descrizione di un concerto, ovvero l'occasione per celebrare con tutta l'energia e la passione il rito sacro dell'heavy metal. 'Ne avete così tanto bisogno', canta James. Vero: l'attrazione fatale, viscerale, verso l'esplosione metallica che scintilla nei riff tritaosse e nella batteria pestante è l'esternalizzazione della follia verso la nostra musica. 'L'adrenalina comincia a scorrere, vi dimenate, vi comportate come dei pazzi: frustata'. Follia, pazzia: l'unica forma di salvezza in un mondo in cui i 'sani di mente', i 'giusti', credono di essere nella retta via e invece rappresentano la parte peggiore della nostra società. L'incredibile precisione che James Hetfield sfodera alla chitarra ritmica nel corso delle primissime registrazioni per i demo e per 'Kill'Em All' fece davvero colpo sugli ascoltatori abituati all'heavy metal classico. Con questo inno di battaglia i Metallica conquistavano nuovi seguaci e continuarono la loro ascesa a suon di bordate devastanti.
WHIPLASH
Late at night, all systems go, you've come to see the show We do our best, you're the rest, you make it real, you know There is a feeling deep inside that drives you fucking mad A feeling of a hammerhead, you need it oh so bad Adrenaline starts to flow You're thrashing all around acting like a maniac Whiplash Bang your head against the stage like you never did before Make it ring, make it bleed, make it really sore In a frenzied madness with your leather and your spikes Heads are bobbing all around, it's hot as hell tonight Adrenaline starts to flow You're thrashing all around Acting like a maniac Whiplash Here onstage the Marshall noise is piercing through your ears It kicks your ass, kicks your face, exploding feeling nears Now's the time to let it rip, to let it fucking loose We're gathered here to be with you 'cause this is what we choose Adrenaline starts to flow You're thrashing all around- Acting like a maniac- Whiplash The show is through, the metal's gone, it's time to hit the road Another town, another gig, again we will explode Hotel rooms and motorways, life out here is raw But we'll never stop, we'll never quit, 'cause we're Metallica Adrenaline starts to flow- You're thrashing all around Acting like a maniac.
FRUSTATA
La notte tarda partono tutti i sistemi, dovete venire a vedere lo show: facciamo del nostro meglio, voi siete il resto, lo fate diventare vero sapete? C'è una sensazione dentro che vi fa impazzire, la sensazione di una mazza, ne avete così tanto bisogno; l'adrenalina comincia a scorrere, vi dimenate, vi comportate come dei pazzi; frustata, picchiate la testa contro il palcoscenico, come non avete mai fatto prima, la fate risuonare, la fate sanguinare, la indolenzite in una pazzia scatenata, con il vostro cuoio e i vostri chiodi; le teste si agitano tutt'intorno, fa caldo come all'inferno stanotte: l'adrenalina comincia a scorrere, vi dimenate, vi comportate come dei pazzi. Frustata, qui sul palcoscenico il rumore dei Marshall vi penetra attraverso le orecchie, vi domina, vi colpisce la faccia, una sensazione di esplosione si avvicina, adesso è il momento di andare a tutto gas, di lasciarsi andare. Siamo qui riuniti per mutilare ed uccidere perché è quello che scegliamo, lo show è finito il metal è sparito, é ora di mettersi in viaggio, un'altra città, un altro concerto; devasteremo di nuovo stanze d'hotel ed autostrade, la vita qui è cruda, ma non ci fermeremo mai, non smetteremo mai, perché siamo i Metallica. L'adrenalina comincia a scorrere, vi dimenate vi comportate come dei pazzi, frustata.
NOI CHE NON CI FERMEREMO MAI
L'ORGOGLIO DELL'HEAVY METAL. L'orgoglio metal è un senso di appartenenza straordinario, difficilmente riscontrabile in ogni altro genere musicale. La massa vive di commerciale, di canzonette stupidissime, boiate che durano una sola estate e fottutissimi 'artisti' che vengono inondati da popolarità e fiumi di soldi senza meritarlo. Diventano idoli e spopolano ovunque, incarnando i sogni di folle di fans deliranti. Tutti coloro che si bevono tutti questi effetti hollywoodiani, contenti loro, però, non saranno mai identificabili nella loro stessa musica. Forse neanche ci tengono, forse per loro la musica non è importante come per noi: per noi la musica è fondamentale, è parte importante della nostra esistenza: è come una scarica di energia che ci ricarica, è un alimentatore d'energia. Il metal è la musica, certamente, che ha i fan più appassionati e fedeli. come dicevo prima, le canzonaccie di cacca che spopolano su Mtv durano una sola estate e poi passano nel dimenticatoio. Addirittura gli stessi 'artisti' spesso spariscono nell'oblio dopo essersi messi a posto il conto corrente con uno o due tormentoni estivi. Noi invece siamo sempre lì a impazzire con 'Master Of Puppets', 'The Number Of The Beast' e compagnia cantante!! Non solo: anche se per forza di cose età ed evoluzione musicale riducono col tempo la maestosità di ogni band, i metallari saranno sempre lì, a impienare gli stadi, a seguire la loro band. I Metallica, per fare un esempio, hanno sempre suonato davanti a pubblici importanti. Non per un'estate, ma per una vita! Il senso di appartenenza è dunque fortissimo, spesso si riflette nel look di chi ama il metal: per essere sempre vicino alle proprie passioni, e per manifestare tutto l'orgoglio metal, per sbatterlo in faccia a tutti quelli che non capiscono (tantissimi). La musica, in generale, è una cosa bellissima. Chi ama un genere alla follia è fortunato. Mentre molti giudicano vittimistico o infantile il voler ribadire ad ogni istante una passione così grande! In passato il metal è più volte stato censurato come 'rumorosa spazzatura' dalla stampa nazionale: bigotta, perbenista, con i paraocchi (per non vedere le folle che riempiono gli stadi ai concerti metal) e la mente chiusa, imballata, incapace di aprirsi. Se devi fare un articolo su un concerto metal, o rock, tu quotidiano nazionale devi mandarci un giornalista competente in materia, e non uno fissato con Mina e Celentano, Robbie Williams, Madonna o chissà quale altro fottutissimo attore che finge di canticchiare qualche cavolo di motivetto ridicolo e poco trascinante!!!! Non solo: il metal è ancora più spesso stato accusato di satanismo, di indurre i giovani a farsi del male. Errato. Cancellate per favore lo stereotipo del metallaro ubriacone, e guardatevi tutti i casi di suicidi di cui sono state accusate band metal: magari le vittime ascoltavano proprio il metal, e magari sono pure state spinte a far danni da quella musica... ma sicuramente erano soggetti fragili già provati da situazioni drammatiche, familiari, economiche o di qualsiasi natura. In parole povere: purtroppo le loro situazioni erano tristi e complicate indifferentemente dalla musica che ascoltavano. Satanismo, malvagità: a parte qualche caso sono stronzate colossali. Il grande Ozzy Osbourne scherza: 'non vivo mica in un castello in Transilvanya, ne ho mai mangiato pipistrelli!'. E poi si inorgoglisce: 'finchè ci saranno persone che alzeranno il culo per andare a vedere un concerto, il metal sarà vivo. Io non ho mai suonato in posti con poco pubblico'!Insomma: più ci disprezzano e più siamo contenti. Perchè è il segno che l'avversione per la nostra musica è frutto sì del suo sound violento (e poco propenso obbiettivamente ad essere ascoltato da tutti), ma soprattutto è causata da un nugolo di pregiudizi che basano le loro fondamenta su principi labili. Dobbiamo essere contenti: o vogliamo che il metal spopoli impregnandosi di sfumature commerciali per piacere a tutti? Per carità, non sia mai!
METALLICA YEAR BY YEAR: 1991
IL SUCCESSO PLANETARIO

VERSO IL SUCCESSO. Nel 1991 I Metallica pubblicarono un nuovo album, l'omonimo Metallica, prodotto dall'affermato produttore Bob Rock, noto anche per aver lavorato con i Mötley Crüe, i Bon Jovi e Cher. Il disco fu soprannominato dai fan Black Album per via della copertina quasi completamente nera, salvo che per il logo del gruppo visibile in controluce e per il serpente simbolo della Gadsden flag; il soprannome Black Album intende inoltre richiamare il famosissimo White Album dei Beatles. Fu un lavoro di heavy metal più classico, ma al tempo stesso fresco, vivace, davvero coinvolgente. Il disco fu anche il maggiore successo commerciale del gruppo grazie alle 23 milioni di copie vendute, e fu trainato dai famosi singoli 'Enter Sandman', vincitore di un Grammy Award come Best Metal Performance nel 1992, e 'Nothing Else Matters'. Al contrario del disco precedente, il Black Album presenta giri di basso molto rafforzati, e perciò Jason Newsted fu segretamente ringraziato dal resto della band per aver dato un maggiore contributo alle sonorità dell'album. 'Metallica' ricevette però anche alcune critiche, specialmente dai fan di vecchia data, che non accettarono l'abbandono seppur parziale delle sonorità thrash a favore di altre più semplici ed orecchiabili. Grazie a questo cambiamento, i Metallica divennero però una delle maggiori realtà musicali del periodo, partecipando così ad importanti concerti tra cui il Freddie Mercury Tribute Concert del 1992, evento organizzato in memoria del vocalist dei Queen Freddie Mercury [del quartetto britannico avevano già coverizzato 'Stone Cold Crazy', nel 1990], dove suonarono insieme ad altri artisti come Robert Plant dei Led Zeppelin, Elton John, David Bowie, Roger Daltrey degli Who, Zucchero, Liza Minnelli, Tony Iommi dei Black Sabbath e i Guns N' Roses. Si sarebbe dunque chiamato 'Metallica', il nuovo album, a voler indicare un nuovo corso ed una nuova identità assunta dalla band; lo avrebbero chiamato tutti semplicemente 'Black Album', per via della copertina completamente nera. Nell'anno in cui il grunge dei Nirvana, con 'Nevermind', segnava la caduta dell'heavy metal, trascinato verso la sua fine dal declino di band come Judas Priest e Black Sabbath, i Metallica sferrarono un colpo di grande maturità, spiegando in modo chiaro e comprensibile a tutti che cos'era l'heavy metal. Kirk Hammett, ormai padrone di una tecnica superlativa di stampo ottantiano, scelse di fregarsene delle mode e suonare ciò che preferiva, semplificando il suo stile. A febbraio la cover di 'Stone Cold Crazy' ricevette un Grammy come miglior esecuzione rock. La band resta lontana dal pubblico fino al 30 luglio, quando uscì il sigolo e il videoclip di 'Enter Sandman': rappresentava l'incubo di un ragazzino che scappava da un autotreno che lo inseguiva, ed era una canzone potene ma lontana dagli standard rapidi e oscuri della band. L'imponente tour organizzato per supportare il disco parte ad agosto: si chiama Wherever We May Roam Tour e prende avvio al Phoenix Stadium di Petaluma [California]; nei 13 brani in scaletta, sono presenti solo due inediti: 'Enter Sandman' e la cadenzata 'Sad But True', un macigno opprimente ben accolto dal pubblico. Dopo una seconda data a Petaluma, i Metallica partirono per l'Europa, suonando a Copenaghen il 10 agosto: fu l'ultima data prima dell'uscita dell'album, atteso con un'isteria senza precedenti. I negozi aprirono un minuto dopo la mezzanotte del 12 agosto e furono presi d'assalto da folle di appassionati; nella prima settimana, solo negli USA, 'Metallica' vendette 600 mila copie ed entrò subito nella classifica pop.

BLACK ALBUM. 'Metallica' aveva un sound pulito, più facilmente digeribile dalle masse. Il suono era pulito e curato, studiato al dettaglio: un fascino particolare capace di strizzare l'occhio a radio e TV, ma senza perdere in potenza e oscurità che rimanevano in prima fila, pronte a soddisfare anche i fans più estremi, o almeno parte di essi. I Metallica erano convinti di non perdere nessun fans della vecchia guardia, forti di 4 dischi colossali che gli garantivano -secondo loro- una stima e una riconoscenza talmente grandi da perdonargli una mossa un pò più commerciale. Non fu proprio così, e forse gli stessi Metallica furono innervositi dal 'mostro' che avevano creato. Si apriva col riff semplice e immediato di 'Enter Sandman'. Il ritornello, ripetuto svariate volte, era azzeccato e immediato; nella parte centrale si presenta una parte 'parlata' in cui James recita una preghiera incalzato sugli stessi versi dalla voce di un bambino; un cambio di rotta molto evidente, accentuato dallo stile orecchiabile, energico, scarno ma effiace. Pesantissima era 'Sad But True', lenta e dai toni molto cupi, potente nonostante il ritornello orecchiabile: proprio questa peculiarità bifrontale fu il motivo del successo dell'album, che proseguiva col riff incalzante di 'Holier Than Thou': un pezzo più 'forte' e veloce, in cui James dedica versi rabbiosi ai fanatici religiosi. 'The Unforgiven' è una ballad da radio, appassionata e sincera, in cui i fans scoprono un James più morbido e sommesso. La successiva 'Wherever I May Roam' ha un refrain molto melodico ed un taglio quasi epico. Desta scalpore 'Don't Tread On Me', che ad alcuni sembra addirittura patriottica e filoamericana: un capovolgimento rispetto ai forti risentimenti antisistemi di AJFA. 'Trough The Never' aveva un riff veloce ed è un brano rapido e più intriocato, tanto per spiegare che i Metallica sapevano ancora suonare pezzi più tradizionali e complessi ma hanno scelto di non farlo volutamente. 'Nothing Else Matters' è l'altra ballatona, canzone d'amore lenta e delicata: la pietra dello scandalo che divise più di ogni altra. Su un sottofondo orchestrale, arrangiato da Michael Kamen, direttore dell'orchestra sinfonica di San Francisco, si ha una rarità come un assolo di chitarra suonato da James e non da Kirk. Un pezzo intenso ma un pò strano se visto in quanto prodotto dell'ex rappresentante per eccellenza della musica heavy, 'contro', veloce e rabbiosa. Potente e ben ritmata è 'Of Wolf And Man', mentre 'The God That Failed' riprende il tema della fede corrotta e inaffidabile: un pezzo un pò minore, incalzato dall'intro di basso e dal riff stratificato di 'My Friend Of Misery', dal testo molto deciso. La breve ma compatta 'Struggle Within', veloce e coinvolgente, conclude un disco in cui James 'canta' davvero, per la prima volta con una cura della tecnica molto elevata. Il basso di Jason è in primo piano, si ha un riff per pezzo e le canzoni sono più corte: netta differenza con un passato in cui la band ci aveva abituati a concentrare tantissimi riffs in brani di sette minuti di durata. Tanti tenteranno di copiare la formula del Black Album, senza avere però le capacità compositive dei Metallica.

ORGOGLIO. I fans di vecchia data storsero il naso, la stampa specializzata accusò la band di essersi venduta: mentre il disco spopolava nei negozi e nelle case, la band rispose alla pioggia di domande con una dichiarazione oprgogliosissima di Jason Newsted: 'Capisco perfettamente chi vuole sentirci fare solo pezzi velocissimi. Se vi piacciono le band thrash, compratevi i dischi di quelle band e andate ai loro concerti, così possiamo tenerle in vita, ma per favore non disprezzate chi ha apert6o la strada e ha sfondato le porte a tanti gruppi che ora apprezzate. I Metallica sono uno dei gruppi che ha avuto un ruolo principale in questa storia. Siamo noi che abbiamo scritto 'Damage Inc', 'Fight Fire With Fire' e 'Whiplash'. Voi gli date un nome, noi abbiamo contribuito a inventarlo. E siamo ancora capaci di suonarlo meglio di chiunque altro. Posso sfidare qualsiasi gruppo death metal, colpo su colpo, in qualsiasi momento: lo schiacceremmo. Li rispetto molto, ma questi sono i fatti'. Tony Scaglione dei Whiplash commenta: 'La cosa che ho sempre rispettato dei Metallica è che hanno provato a fare una cosa diversa in ogni album e hanno fatto maturare il loro sound. Questo è il principale motivo di insoddisfazione di molti dei vecchi fans, per me è invece il loro punto di forza'. Intanto il nuovo dico vendeva tanto, tantissimo: ben presto i Metallica si trovarono nell'inedito ruolo di rockstar milionarie con tanto di album in vetta ad ogni classifica ipotizzabile. Dopo una data in Polonia, i Metallica diedero luogo ad un'entusiasmante esibizione sul palco di Castle Donington, in Inghilterra, calcando il palco con Motley Crue, ACDC e Queensryche. Dopodichè la carovana ripartì toccando Ungheria, Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria, Italia, Francia e Spagna. Il 28 settembre i Metallica furono invitati ad esibirsi, pare direttamente da Mickhail Gorbaciov, all'aereoporto militare in disuso di Mosca, in seguito alla caduta dell'URSS; il concerto, gratuito, vide sul palco anche gli ACDC dei fratelli Young e i Pantera di Phil ANselmo e Dimebag Darrell. Fu un successo incredibile, davanti a 500 mila fans, guastato solo dalla violenza della polizia russa, che non esitava a pestare a sangue la folla troppo esagitata. Quel giorno, Lars infilò il dito tra il rullante e la bacchetta e sanguinò copiosamente. Seguirono tre settimane di riposo per la band, che iniziò in seguito una nuova fase del tour: nella struttura del palco era presente ora una sezione a forma di diamante chiamata 'Snake Pit' in cui dei fans 'privilegiati' [vincitori di concorsi, eccetera] potevano assistere allo show da posizione speciale. Il percorso del tour vide i Four Horsemen galoppare da una parte all'altra dell'America, andate e ritorno. Il 12 ottobre si esibirono a Oakland, quindi toccarono Illinois, Wisconsin, Michigan, Iowa, Minnesota. L'entusiasmo del pubblico non esitava a placarsi, anzi cresceva vertiginosamente. Il 9 novembre esce il secondo singolo, la ballata 'The Unforgiven'; la band intraprende un breve minitour in Canada e torna poi all'azione in Pennsylvania, Indiana, Missouri, Nebraska, Ohio, New York, Massachussettes. La scaletta prevedeva sempre 'Enter Sandman' come opener: ormai il pezzo era famosissimo e apprezzato non solo dai metal fans ma anche da tantissima gente estranea all'oscuro mondo dell'heavy rock nel quale la band aveva sempre navigato. Le hit del Black Album erano ovviamente immancabili in ogni serata, ma non per questo i Quattro Cavalieri toglievano spazio ai pezzi vecchi, quelli più potenti e quelli più cupi, quelli velocissimi e quelli tecnici e strutturati che tanto mandavano in delirio i fans di vecchia data. La trasferta conclusiva del tour vide i Metallica impegnati in Giappone, col concerto alla vigilia di Capodanno al Tokyo Dome che completava un anno spettacolare e intensissimo. Tuttavia il 1992 si annunciava ancora più impegnativo: il tour si sarebbe protratto oltre ogni previsione, perchè il virus 'Metallica' aveva bisogno di una quantità di tempo enorme per potersi placare.






METALLICA (1991). GENERE: heavy metal. VOTO: 80. TRACKS: Enter Sandman, Sad But True, Holier Than Thou, The Unforgiven, Wherever I May Roam, Don't Tread On Me, Through the Never, Nothing Else Matters, Of Wolf and Man, The God That Failed, My Friend of Misery, The Struggle Within.

JUMP IN THE FIRE

SALTIAMO ALL'INFERNO. Cos'è inferno e cos'è paradiso, per un genere umano che si auto imbottisce di credulonerie, invidie, incomprensioni, falsità e sofferenze? 'Jump In The Fire' è il demonio traghettatore che chiama le sue anime per farle ardere nelle fiamme delle sue fornaci, ma lo fa quasi compiacendosi dei poveretti da punire 'per ordine superiore' ['C'è un lavoro da fare e sono la persona giusta']. Un carnefice che ha quasi pietà ed è più vicino alle animacce di quanto non lo sia il Creatore che le ha costrette a subire l'eterno castigo. Un riff frenetico in pieno Kill'Em All style bombarda il delinearsi del pezzo, che diventa il secondo singolo dell'album, dopo Metal Militia, e si colora di un artwork amatissimo e frequente sulle t-shirt dei fans dell'epoca. 'Salta di tua volontà o sii preso per forza Ti prenderò in un modo o nell'altro Cercando di tenere acceso il fuoco dell'inferno Ti do la caccia come una preda Vivendo la tua vita come me sono te capisci Allungati afferrami la mano cammina con me sulla terra Vieni a casa dov'è il tuo posto Allora dai Salta nel fuoco': il demone chiama le anime dipingendo l'inferno come 'casa', perchè forse lo spauracchio inferno è il miglior paradiso di chi ha capito che sulla terra regnano un'etica morale e politica che non gli appartiene. Il vero inferno, in altre parole, è sulla terra, molto più vicino di quanto si pensi.
JUMP IN THE FIRE
Down in the depths of my fiery home The summons bell will chime Tempting you and all the earth To join our sinful kind There's a job to be done and I'm the one You people make me do it Now it's time for your fate and I won't hesitate To pull you down into this pit So come on Jump in the fire So come on Jump in the fire With hell in my eyes and with death in my veins The end is closing in Feeding on the minds of man And from their souls within My disciples all shout to search you out And they always shall obey Follow me now, my child, not the meek or the mild But do just as I sayJump by your will or be taken by force I'll get you either way Trying to keep the hellfire lit I'm stalking you as prey Living your life as me, I am you, you see There is part of me in everyone So reach down, grab my hand, walk with me through the land Come home where you belong.
SALTA NEL FUOCO
Nelle profondità della mia casa di fuoco, la campana della convocazione suonerà a tentare te e tutta la terra, ad unirsi a noi peccatori; c'è un lavoro da fare e sono la persona giusta, voi, gente, me lo fate fare. E' l'ora del tuo destino e non esiterò a spingerti giù in questa fossa, allora dai, salta nel fuoco, allora dai salta nel fuoco, con l'inferno negli occhi e con la morte nelle vene; la fine si sta avvicinando sempre più, nutrendosi con la mente dell'uomo e dall'interno delle loro anime, i miei discepoli gridano tutti di scoprire, sempre obbediranno, seguimi adesso bambino mio; non gli umili o i miti, ma fai come dico, allora dai salta nel fuoco, allora dai salta nel fuoco, salta di tua volontà o sii preso per forza, ti prenderò in un modo o nell'altro, cercando di tenere acceso il fuoco dell'inferno; ti do la caccia come una preda, vivendo la tua vita come me divento te, capisci? Allungati, afferrami la mano, cammina con me sulla terra, vieni a casa dov'è il tuo posto, allora dai salta nel fuoco.
SATANISTI? NO, REALISTI
L'HEAVY METAL E IL 'SUO' SATANISMO. Da sempre, fin con i 'padri' Black Sabbath e Judas Priest, l'Heavy Metal è stato accusato di 'satanismo'. Jump In The Fire rappresenta una risposta 'nascosta' ma chiara a tutti i metallers: se 'satanico' è chi si rifiuta di conformizzarsi al un sistema, il metal è satanico: perchè rifiuta di piegarsi al sistema stesso, che ci usa come marionette, che nasconde tutti i crimini e le squallide verità politiche e sociali di ogni latitudine, che soprassede ai nostri sentimenti e ci tiene 'morti' intellettualmente sotto un mucchio di palle, scaramanzie, dogmi (leggasi religioni per non pensanti). La massa perbenista ritiene 'satanico' chi contraddice i loro comuni modi di vivere e pensare, e i metallari sono tra questi. Dunque il satanismo è semplice onestà culturale. L'ingferno è il piacere, l'inferno è il vivere in maniera più bella e credere a quello che si vuole credere senza costrinzioni: allora perchè non saltarci a piè pari, in quell'inferno, se il paradiso è metafora del mondo 'normale' fatto di bugie, sentimenti di plastica, dei che guardano il disfacimento da loro stessi creato? Negli anni '80 il metal fu portato in tribunale: Iron Maiden, Twisted Sister, tutti sono passati nelle fauci dei politici benpensanti in giacca e cravatta. Uscendone idenni: oggi sono ancora qui, il metallo è ancora qui. I Metallica, e James Hetfield in particolare, hanno sempre combattuto contro una religione fatta di grossi libri pieni di dettami e sacrifici ma che 'fallisce' quando il credente ha bisogno del suo dio: un discorso rivolto più che altro a quella gente che si affida alle religioni in modo letterale, quasi scaramantico e abitudinario. Queste ragioni potrebbero portare ai quattr cavalieri accuse di satanismo. Ma in realtà, come per tutti gli altri casi, sappiamo bene che i problemi della società non stanno certo in qualche disco da ascoltare al contrario! Se delle folie sono state compiute, in passato, da appassionati di musica metal, non vuol dire che il metal è satanico: se pochi pazzi squilibrati ascoltavano metal non vuol dire che tutti i metallari siano pazzi squilibrati.

MOTORBREATH

AlLTA VELOCITA'. Kill'Em All è un disco seminale nella storia del thrash metal per essere stato il primo grande esempio di intensità, velocità, foga ed energia sprigionata. 'Motorbreath' è uno dei pezzi che lo hanno resto leggendario, una canzone amatissima dai fans, che vanno in estasi quando James e compagni la mitragliano dal vivo. In linea con le altre song del disco, ha un testo semplice e di spessore inferiore rispetto alle ragionate liriche che arricchiscono gli album successivi. In particolare, 'Motorbreath' parla della passione per i motori tipica del classico rocker vecchio stile. Come Lemmy Kilminster, in poche parole, e non a caso il pezzo è dedicato ai suoi Motorhead, idoli dei giovanissimi Metallica. Nel riff forte e potente è bello leggere la similitudine tra la velocità delle moto sull'asfalto rovente e quella elettrica sprigionata dal sound dei thrashers americani. Qualcuno legge un doppio senso, che si scrive benzina ma potrebbe leggersi ebbrezza in senso sfrenato e forse fin troppo trasgressiva: 'Quelle persone che ti dicono di non rischiare si perdono il senso della vita: si vive solo una volta perciò afferra l'occasione', canta James. 'E' come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo', mentre invece in troppi si buttano via senza godersi la vita. I Metallica non sono tra questi, e ci esortano a dare ad ogni istante il massimo significato possibile.
MOTORBREATH
Living and dying, laughing and crying Once you have seen it you'll never be the same Life in the fast lane is just how it seems It's hot and it's heavy and dirty and mean Motorbreath It's how I live my life I can't take it any other way Motorbreath The sign of living fast It is going to take your breath away Don't stop for nothing, it's full speed or nothing I'm taking down, you know, whatever's in my way Getting your kicks as you're shooting the line Sending the shivers up and down my spine Motorbreath It's how I live my life I can't take it any other way Motorbreath The sign of living fast It is going to take your breath away Those people who tell you not to take chances They are all missing on what life's about You only live once, so take hold of the chance Don't end up like others, same song and dance Motorbreath It's how I live my life I can't take it any other way Motorbreath The sign of living fast It is going to take your breath away.
RESPIRO DEL MOTORE
Vivere e morire, ridere e piangere, una volta che l'hai visto non sarai più lo stesso, la vita nella corsia di sorpasso è proprio come sembra, difficile, e pesante, sporca e cattiva; respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, respiro di motore, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro; non fermarti davanti a niente, è andare a tutta velocità o niente. Butto giù qualsiasi cosa mi sia davanti, divertendoti mentre la spari grossa, facendoti venire i brividi nella schiena; respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, respiro di motore, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro. Quelle persone che ti dicono di non rischiare si perdono il senso della vita: si vive solo una volta, perciò afferra l'occasione, non finire come gli altrin con la stessa canzone e lo stesso ballo respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro.
DEDICATA AI MOTORHEAD
UN GRUPPO ISPIRATORE DEI METALLICA. La trentennale attività dei Motorhead muove i suoi primi passi nel lontano 1975. In quell'anno Lemmy Kilmister, bassista degli Howkwind, viene arrestato per possesso di stupefacenti e per questo motivo viene cacciato dalla suddetta band. A quel punto il giovane Lemmy decide di formarne una propria con l'aiuto del chitarrista 'Fast Eddie' Clark e del batterista-monumento Phil 'Animal' Taylor. All'inizio il nome scelto per il proprio gruppo è Bastard, ma successivamente il manager riesce a convincere i tre ad adottare un nome più consono ed invitante ed è così che viene scelto il monicker Motorhead. Nel 1976 le prime registrazioni vengono respinte dalla casa discografica, verranno poi pubblicate in un secondo tempo, a tre anni di distanza, nell'album intitolato One Parole. Nel 1977 finalmente viene dato alla luce Motorhead, l'album d'esordio, grezzissimo hard rock dal tiro potente e grintoso che risente fortemente di parti veloci e semplici tratte dal punk da cui Lemmy e soci hanno tratto molta ispirazione. L'anno successivo viene pubblicato Overkill, disco che coi successivi Bomber ed Ace of Spades va a formare la leggendaria trilogia motorhediana da avere senza scuse! In questi tre capolavori la band è in perfetto stato di grazia: potenza, cattiveria, ritmiche veloci e devastanti alternate a pezzi coinvolgenti e mai banali; Heavy Rock energetico allo stato brado contornato dal basso aggressivo e dal timbro roco inconfondibile di Lemmy. Aces of Spades è l'album che riscuote più successo grazie alla title track, conosciuta in ogni angolo del pianeta. La grande forma mostrata in questo periodo viene immortalata nel live album No Sleep 'Til Hammersmith, impareggiabile quanto ad intensità, volume e potenza. I due album successivi, Iron Fist ed Another Perfect Day si muovono sulle coordinate dei precedenti ma con meno freschezza e veemenza, forse perchè condizionati da vari avvicendamenti in formazione. Nel 1986 con in formazione due chitarristi viene confezionato un altro acuto della carriera dei Motorhead: è il turno di Orgasmatron. In seguito la band pubblica dischi sempre più che discreti, alcuni dei quali un po' ripetitivi ma comunque sempre coerenti con la loro storia discografica: Rock 'n Roll, 1916, March Or Die, Bastards, Sacrifice. Dopo quest'ultimo album Wurzel lascia e la band torna ad essere il classico trio. La line up si stabilizza ed i nostri non accennano a fermarsi tirando fuori Overnight Sensation e Snake Bit Love e con un altro bellissimo live quale è Everything Louder Than Everyone Else del 1999. Per il venticinquesimo anniversario dalla fondazione della band nel 2000 esce We Are Motorhead, poi Inferno nel 2004 e l'ultimissimo Motorizer. Sì Lemmy, sempre lui, il biker per eccellenza, il metallaro per antonomasia, l'uomo che suonando, bevendo, dando calci in culo al mondo e seguendo la propria indole è entrato di diritto tra le leggende del Rock.

THE FOUR HORSEMEN

THE FOUR HORSEMEN è la seconda canzone di Kill'Em All, un pezzo che ben presto diventa non 'solo' un classico dalla band ma addirittura il soprannome riconoscitivo dei suoi componenti. Musicalmente è il brano più strutturato di 'Kill'Em All', un thrash metal stratificato dai numerosi cambi di tempo, articolato su un arco di duata notevole e non arroccato attorno ad un unico riff stoppato ripetuto allo sfinimento come spesso accadde nel debut datato 1983. La traccia è una visione apocalittica della società riletta nelle parole dell'Apocalisse stesso, raccontato nel Vangelo di Giovanni, quasi a volersi abbassare a capire il terrore, quasi superstizioso, con il quale la gente osservava il marciume che la circondava, cercando di appigliarsi ai dittami religiosi per conforto. La paura per una nuova guerra nucleare, la propaganda politica e le vittime della società terrorizzavano l'americano medio, e allora i Metallica non potevano non dar voce ai loro tormenti: i cavalieri si stanno avvicinando cavalcano i destrieri di cuoio, sono venuti a prendersi la tua vita; nel cuore della notte cavalca con i quattro cavalieri o scegli il tuo fato e muori! Il tempo Si è preso la sua rivincita su di te'. Nessun colpevole, tutti colpevoli. Frasi brevi e parole forti colorano un quadro con la tecnica tipica dei Judas Priest. La canzone va violenta incontro al suo punto più crudo: 'Le rughe che incrinano il tuo viso La carestia: Il tuo corpo si è lacerato Sfiorito dappertutto; La pestilenza: Per quello che hai dovuto sopportare E quello che hai fatto passare agli altri La morte: La liberazione per te sicuramente Non c'è niente che puoi fare'. Da allora i Metallica sono i cavalieri dell'Apocalisse, perchè portano alla luce i mali della società e ti svelano il segreto per cercare una minima via di fuga, segui loro senza paura nella lotta ai dogmi e ai paradigmi. E forse l'Apocalisse non ti divorerà!
THE FOUR HORSEMEN
By the last breath the fourth winds blow Better raise your ears The sound of hooves knock at your door Lock up your wife and children now It's time to wield the blade For now you've got some company The Horsemen are drawing nearer. On leather steeds they ride They've come to take your life On through the dead of night With the Four Horsemen ride Or choose your fate and die. You have been dying since the day you were born You know it's all been planned The quartet of deliverance rides A sinner once, a sinner twice No need for confessions now 'Cause now you've got the fight of your life. Time has taken its toll on you The lines that crack your face Famine, your body it has torn through Withered in every place Pestilence, for what you had to endure And what you have put others through Death, deliverance for you for sure Now there's nothing you can do. So gather 'round young warriors now And saddle up your steeds Killing scores with demon swords Now is the death of doers of wrong Swing the judgement hammer down Safely inside armor blood guts and sweat.
I QUATTRO CAVALIERI
Con l'ultimo respiro del quarto vento, faresti meglio a rizzare le orecchie: il suono degli zoccoli colpisce la tua porta, chiudi dentro tua moglie e i bambini, é ora di brandire la spada; hai compagnia, i cavalieri si stanno avvicinando sui loro destrieri di cuoio, sono venuti a prendersi la tua vita. Nel cuore della notte, cavalca con i quattro cavalieri o scegli il tuo fato e muori. Stai morendo dal giorno in cui sei nato, sai che è stato tutto pianificato; il quartetto della liberazione cavalca, chi pecca una volta pecca di nuovo. Non è necessario confessarsi adesso, perché hai la battaglia più importante della tua vita. Il tempo Si è preso la sua rivincita su di te, le rughe che incrinano il tuo viso; La carestia, il tuo corpo si è lacerato, sfiorito dappertutto; la pestilenza, per quello che hai dovuto sopportare e quello che hai fatto passare agli altri; la morte, la liberazione per te, sicuramente non c'è niente che puoi fare, perciò raduna dei giovani guerrieri e montate in sella ai vostri destrieri, uccidendo un sacco di gente con le spade. Demoni, adesso è la morte di chi ha fatto del male: buttate giù il martello del giudizio, al sicuro dentro le armature sangue, viscere e sudore.
UN'ANIMA A DUE FACCE
METALLICA E MEGADETH: LA SFIDA. The Mechanix è il pezzo della discordia tra Metallica e Megadeth, il nodulo in comune di una diatriba tra i due pilastri del thrash metal. Scritta da Mustaine ai tempi dei Met, ne mantenne i diritti quando fu cacciato e la ripropose sul debut album del suo nuovo gruppo, i Megadeth appunto, quando i 'tallica già l'avevano pubblicata su Kill'Em All due anni prima, con testo e titolo diverso: The Four Horsemen. Dave Mustaine fu il primo chitarrista dei Metallica: un ragazzo strano, focoso e pieno di sè, finito a spacciare dopo un'infanzia difficile e successivamente sempre nell'occhio del ciclone per storie di droga, polemiche e litigi che hanno creato una vera e propria aurea di leggenda attorno al suo rapporto con gli ex compagni. l loro quarto concerto i Metallica provarono Brad Parker come seconda chitarra. Ma il 'nuovo' ebbe la pessima idea di andare a scaldare la folla con un assolo mentre gli altri si cambiavano, cosa che mandò fuori dai gangheri Mustaine. Dave voleva essere la primadonna, come sempre, e ciò a Brad costò caro. Quella sera i ragazzi presentarono The Mechanix. I Metallica provarono un altro chitarrista, Jeff Warner. Ma Mustaine non gli lasciava spazi per gli assoli e così cacciò anche lui. Uno dei litigi con Mustaine diventati leggenda risale a quando il chitarrista si presentò a casa di Ron Mc Gouvney (e James) con i suoi due pitbull: i cani saltarono sull'auto, suscitando le ire di James che li scalciò o, al di là delle varie versioni, sicuramente disse a Mustaine di portarli via. 'Che cazzo fai, togli subito i cani dall'auto'. Dave se la prese ('Non permetterti di trattare così i miei cani!') e diede un pugno in faccia a James, prima di scaraventare Ron sul tavolino. James esplose: 'Vaffanculo, stronzo, sei fuori dalla band'. Mustaine tornò il giorno dopo, implorando di tornare nel gruppo. E per un pò ci riuscì. Nel 1999 Mustaine ha dichiarato: 'Dalle spinte si è passati alle mani, ho dato un pugno a James e me ne pento. Se potessi fare tutto da capo, non porterei mai più i cani da Ron'. Negli anni '90 Mustaine ha rivelato: 'Non ricordavo la storia del basso di Ron, lui sì e ora sto cercando di fare pace'. Il buon Ron invece non ha serbato rancori nei confronti dei suoi ex compagni. Mustaine nel viaggio verso New York, per registrare KEA, diventava insopportabile, beveva senza ritegno e, come ricorda Lars, 'Non riusciva a controllarsi in varie situazioni. La cosa non era più sostenibile: abbiamo deciso di cacciarlo tra lo Iowa e Chicago'. Il cambio di formazione sarebbe avvenuto solo dopo essere arrivati a New York, per non presentarsi 'monchi' da Zazula. Mustaine, guidando ubriaco, aveva anche rischiato di mandare tutti all'inferno. James ricorda bene quel viaggio: 'All'improvviso, tutta una tirata fino a NY su un furgone preso a nolo. Lì abbiamo scoperto seri problemi con l'atteggiamento di Dave: non riusciva a gestire il fatto di essere lontano da casa, boh...'. Una volta, al concerto di Metal Massacre, Mustaine si defilò e si andò a scolare di soppiatto la miglior cassa di birra del bar che li ospitava. E che alla fine del concerto non ne volle sapere di pagare l'esibizione ai giovanissimi di Frisco! Giunti a NY, i tre Metallica parlarono a Zazula del problema-Mustaine. Una mattina Dave si svegliò e trovò le sue valigie già pronte, con gli altri tre che lo fissavano braccia conserte. James sibillò: 'Dave, sei fuori dalla band'. Il rosso chitarrista si limitò a chiedere a che ora partiva il suo aereo, ma gli venne detto che era già stato prenotato un bus. Mezz'ora dopo Mustaine era già sul bus, avvelenatissimo. Fu la svolta per l'ascesa dei Metallica. James Hetfield dava tutto se stesso per fare grandi i Metallica. Anche se era timido al microfono, era concentratissimo e determinato; Mustaine era invece quello del 'non me ne fotte un cazzo', e il taglio era necessario. Psicopatico, paranoico, criptico e tagliente, Mustaine nel 1999 confesserà: 'Se siamo amici con i Metallica? Sì, mi piacerebbe dire di sì. Ormai quando passano alla radio riesco anche ad ascoltarli senza essere costretto a spegnere'!

HIT THE LIGHTS

INIZIA LA RIVOLUZIONE. Hit The Lights, noi siamo i Metallica. James Hetfield e Lars Ulrich si erano conosciuti sedicenni grazie ad un annuncio su un giornale del taciturno cantante. Alla batteria però Lars era ancora poco adatto ['faceva proprio cagare', per dirla con James], così tra i due finì tutto quel pomeriggio. Almeno per un anno: l'irrequieto batterista aveva infatti un amico che redigeva una fanzine metal, e quando questi decise di allegare una compilation alla sua rivista il giovane danese insistette talmente tanto -assillante come sempre- per avere una canzone tutta per lui, che l'amico non seppe rifiutare. Lars ancora non aveva una band, e chiamò James: pur di apparire su una metal compilation, Hetfield accettò di lavorare con 'quel batterista di merda, che aveva una batteria con un solo piatto, che cadeva mentre suonavamo, costringendoci a fermarci per raccoglierlo'. Suonarono una canzone che James e Ron Mc Govney avevano scritto quando erano nei Leather Charms: 'Hit The Lights'. La compilation era 'Metal Massacre I', e quella traccia numero nove segnò qualcosa di enorme: chi la ascoltava, tra tutte le altre canzoni 'normali', restava allibito dalla velocità e l'aggressività con cui suonavano i giovanissimi Metallica. La canzone finisce sul primo demo 'No Life Till Leather', e 'No Life Till Leather' è la frase che apre il pezzo: riferimento autoreferenziale in cui leather sta per cuoio ['Niente vita fino al cuoio'] ma anche per 'tosto', a voler significare che la vita la si scopre quando si decide di agire, diventare duri per ribellarsi al sistema. La song è un inno al metal, perchè il metal è voglia di libertà. Scrive Maurizio de Paola su 'Le Canzoni dei Metallica': 'Il suono metal è qualcosa che agli altri crea dolore, e più ne provoca più aumenta il volume perchè le chitarre sono usate come mitragliatrici e la musica è un'arma': 'Con tutto il nostro urlare squarceremo il tuo cervello, abbiamo il potere letale, ti sta dando un dolore dolce, oh un dolore dolce! Quando incominciamo a fare rock non ci vogliamo più fermare'! Hit sta per 'colpire', ma anche per 'accendere', 'avviare'.
HIT THE LIGHTS
No life till leather We're gonna kick some ass tonight We got the metal madness When our fans start screaming it's right, well alright When we start to rock we never Want to stop again Hit the lights Hit the lights Hit the lights We know our fans are insane We're gonna blow this place away With volume higher Than anything today, the only way When we start to rock we never Want to stop again Hit the lights Hit the lights Hit the lights With all our screaming We're gonna rip right through your brain We got the lethal power It's causing you sweet pain, oh sweet pain When we start to rock we never Want to stop again Hit the lights Hit the lights Hit the lights.
ACCENDI LE LUCI
Niente vita fino al cuoio, spaccheremo il culo stasera; siamo colti dalla  pazzia metal, quando i nostri fan iniziano ad urlare va bene, va proprio bene; quando incominciamo a fare rock non ci vogliamo più fermare, accendi le luci, accendi le luci, accendi le luci! Sai che i nostri fan sono pazzi, faremo saltare questo posto con il volume più alto di qualsiasi altra cosa; oggi è l'unica cosa da fare. Quando incominciamo a fare rock non ci vogliamo più fermare: accendi le luci, accendi le luci, accendi le luci! Con tutto il nostro urlare squarceremo il tuo cervello, abbiamo il potere letale, ti sta dando un dolore dolce, oh un dolore dolce! Quando incominciamo a fare rock non ci vogliamo più fermare: accendi le luci, accendi le luci, accendi le luci!
METAL, UNA VIA DI FUGA

L'ETICA MORALE DELL'HEAVY METAL. All'inizio degli anni '80, e con il loro seminale Kill'Em All, i Metallica si fanno portatori del verbo dell'heavy metal. Ovvero della ribellione. Heavy metal è ribellione contro qualsiasi cosa, a seconda di ciò che ogni metallers sente dentro: le imposizioni dei genitori, le tribolazioni scolastiche, il peso di essere emarginato da qualcuno, l'oppressione di un sistema corrotto, la dipendenza da sostanze stupefacenti o qualsiasi altra causa di frustrazione. I Metallica acquisiscono un look e un sound forte, da ribelli, ma per essere tali non serve necessariamente essere 'come loro'. Altrimenti si verrebbe conformizzati e standardizzati, e non è questo l'obbiettivo: l'obbiettivo è l'esatto opposto, e cioè lottare contro il conformismo di chi vuole annientare le singole sensazioni, idee, emozioni. La società non si cura di quello che noi pensiamo e sentiamo: l'odio verso questa superficialità e verso l'esaltazione collettiva di cose futili è la nostra ribellione. Hit The Lights esalta la pazzia che scaturisce nei metalkids quando si trovano con i loro 'simili' a percuotersi l'anima con i potenti riff dei Metallica. L'appartenenza alla milizia del metal è la transfigurazione del nostro mondo ideale, fatto solo di musica e divertimento. Tutto ciò che ci dà fastidio resta al di fuori, e quando ci scivola addosso nessuno si rende conto che la routine, la 'normalità' è in realtà qualcosa di fastidioso che interferisce con le nostre vite. La gente 'comune' potrebbe prenderci per pazzi, e così è; ma in realtà in un mondo di pazzi sono proprio loro, i 'normali', ad essere i pazzi! The Thrasher
METALLICA YEAR BY YEAR: 1990
L'HEAVY METAL CHE VERRA'

UN ANNO TRANQUILLO. Il 1990 è l'anno del quarantesimo compleanno dell'Elektra Records, e la casa discografica chiese ad ogni band sotto contratto di realizzare una cover di un'altra band del proprio roster, al fine di inserirla in una compilation celebrativa. I Metallica scelsero 'Stone Cold Crazy' dei classic rocker inglesi Queen; intanto procedeva l'attività parallela degli Spastic Children. A febbraio i Metallica vincono un Award ai Grammy grazie all'esecuzione di 'One': con la sua solita ironia, la band ringraziò 'I Jethro Tull per non aver fatto uscire niente quest'anno'. Nell'aria si respirava la sensazione che un capitolo importante della storia della band si fosse concluso; in seguito agli eccessi del Damaged Justice Tour, James e compagni si presero un meritato periodo di riposo, durante il quale soffiava da Seattle un nuovo vento musicale: era la moda nascente e deprimente del grunge. I Metallica tornano in pista l'11 maggio al Marquee di Londra, sotto il falso nome di Vertigo e di spalla ai Metal Church. Si esibirono poi in una serie di date europee -Olanda, Germania, Francia e Regno Unito- supportati dai Warrior Soul. La possente scaletta dei Quattro Cavalieri annoverava ormai una serie di classici corposissima, che rendeva necessari dei sacrifici pesanti di volta in volta. Un repertorio da far invidia ai giganti storici del rock, come gli Aerosmith: la band di Steven Tyler, idolo giovanile di Hetfield, calcò il palco assieme ai Metallica il 29 e il 30 giugno 1990, prima a Toronto e poi al Silver Stadium di New York. L'enusiasmo era fervido in casa Metallica. Lars curò la compilation 'NWOBHM Revisited', con brani di Iron Maiden e Diamond Head. Tuttavia l'annata fu tranquilla e a ottobre registrò l'entrata in studio per le registrazioni del nuovo disco. Il 9 novembre la band fu invitata al party di lancio della rivista RIP, e si trovò a improvvisare assieme a Axl Rose, Slash, Duff McKagan (dei G'N'R) e Seb Bach (Skid Row) in una superband chiamata GAK. Attorno all'attività in studio regnava un silenzio ermetico, anche se traballavano le prime voci di una svolta nella direzione musicale del quartetto, anche se non si immaginava di che tipo. Eppure qualcuno iniziò a preoccuparsi, anche in seguito alla scelta di Bob Rock come produttore: Rock aveva in passato collaborato ad album mainstream con band come Cult, Aerosmith e Motley Crue. Rasmussen, che aveva prodotto tre album memorabili e salvato AJFA dal fiasco di Mike Clink, fu tenuto in standby nel caso andasse male con Bob Rock. Non ce ne fu bisogno: pur se richiesero un anno e mezzo di lavoro, le registrazioni procedettero positivamente. Lars e James dichiararono di aver impiegato molto tempo perchè erano molto meticolosi e perfezionisti. Già nel 1987, James aveva rilasciato una piccante dichiarazione secondo la quale Lars andava sempre fuori tono col rullante, impiegava un'ora per accordarlo e alla fine, a forza di pestare, lo sfondava. L'iperattività di Ulrich nel suo lavoro lo vedeva in studio dal pomeriggio al mattino successivo: venne svolto un gran lavoro, il misterioso nuovo album fu remixato almeno tre volte e alla fine James, Lars e Bob Rock festeggiarono con un party in un locale: stanchi ma soddisfatti, si limitarono a bere qualcosa standosene in silenzio.