BIG FOUR, SARA' TOUR!

BIG FOUR OF THRASH METAL. Il sito web ufficiale dei METALLICA ha pubblicato la seguente notizia: 'Ne avete parlato e scritto per mesi, e ora ve lo confermiamo. METALLICA, SLAYER, MEGADETH, e ANTHRAX saranno sullo stesso palco per la prima volta! Potrete vedere i nostri concerti negli show del Sonisphere a Varsavia e Praga il 16 e il 19 giugno 2010, con qualche altra data ancora in trattativa. State sicuri che questi show non saranno gli unici (Gods of Metal italico ndr?)". Questi i commento da parte dei protagonisti Lars Ulrich:"Chi avrebbe mai detto che dopo 25 anni di storia, i 'big four' del thrash metal sarebbero ancora stati in giro e sarebbero stati così popolari? ora per la prima volta suoneremo tutti assieme, fantastico!". "E' ora che questo avvenga - ha dichiarato KERRY KING degli SLAYER - ed è tempo che i fan abbiano quello che hanno sempre desiderato. Questo è fottutamente fantastico!". Il chitarrista degli ANTHRAX SCOTT IAN ha commentato così l'enormità dell'annuncio: "La gente ha parlato di questo tour fin dal 1984, sono 26 anni d'aspettativa!! il tempo finalmente è giunto, noi saremo all'altezza dell'aspettativa e li spazzeremo via! Nessun'altro gruppo di quattro band influenti come le nostre ha fatto mai una cosa del genere. Avete mai immaginato un tour con The Beatles, Stones, The Who e Zeppelin? hanno mai fatto show? oppure Sabbath, Priest, Maiden e Motorhead? Bene, mi sento veramente felice per questo evento". “Questa è un'opportunità che capita una volta nella vita dei fan dell'Heavy Metal - conclude DAVE MUSTAINE - un evento unico nella storia. Se alla fine di questo festival ci sarà una testa che non avrà fatto headbanging, allora vuol dire che non apparteneva a quell'evento".
HEAVY METAL HISTORY: 1983/1985
THRASH'EM ALL
INSURREZIONE FATALE. Mentre nella vecchia Europa l'heavy metal volava implacabile trainato da alfieri quali Judas Priest ed Iron Maiden, negli States degenerava in un ambito commerciale ed eccessivo, nelle liriche come nei costumi. La fiera tradizione perpetuata a New York dai Manowar fa storia a sè: la scena metal più fervida del continente era ormai qualla di Los Angeles, dove imperversavano i gruppi glam con i loro capelli cotonati, il trucco in faccia, i lustrini e le zeppe, le canzoni sessiste, l'ormone impazzito e la voglia scatenata di sfondare ogni eccesso. A inizio anni '80 i Motley Crue, quattro ragazzacci con una sola cosa in testa avevano dato alle stampe il loro allegro debutto 'Too Fast For Love' e di fatto aperto la commercializzazione dell'heavy metal col rock glam ammiccante di 'Shout At he Devil'. La moda delle glam metal band aveva ormai preso piede, tanto che la gente identificava nei glamster l'essenza del 'musicista metal': a Los Angeles e dintorni erano pressochè sconosciuti toppe, chiodi e borchie. L'atteggiamento circense e la musica sdolcinata, facile e allegrotta permisero al glam di sfondare nelle classifiche e nelle hit parade, anche grazie a 'Metal Health' [1983] dei popolarissimi Quiet Riot. Glam, glam, glam: ovunque c'erano solo parrucconi, fondotinta e lucidalabbra. L'heavy metal stava venendo ridicolizzato, oltre che sfruttato come veicolo lucrativo. A qualcuno questo non stava bene: l'heavy metal era nato per essere ribellione, rabbia, realismo. tremendo realismo: affrontava la verità a testa alta, non si nascondeva dietro ad una maschera. James Alan Hetfield, stufo delle troppe imposizoni familiari e delle discriminazioni dei suoi coetanei 'per bene', decise di reagire a tanta plastica mettendo su un proprio gruppo. All'inizio fu durissima trovare i compagni che facevano per lui, ma la grande occasione arrivò con un danesino appena arrivato a Los Angeles, Lars Ulrich, che amava la NWOBHM e che portava con se un pass per incidere un pezzo sulla compilation 'Metal Massacre', edita dalla fanzine dell'amico Brian Slagel. I due scelsero il moniker Metallica e registrarono una canzone nel garage di Ulrich, 'Hit The Lights': nonostante la qualità amatoriale del pezzo, fu quello che nella compilation destò maggior scalpore, a causa della furia e della velocità con la quale fu registrata. Ben presto l'attività dei due iniziò a dare frutti: alla chitarra solista fu ingaggiato il funambolico ma isterico Dave Mustaine, capelli rossi e propensione all'alcool e agli scazzi, furono scritti i primi pezzi propri e registrati i primi demo. Per il ruolo di bassista, Ulrich ed Hetfield non erano molto soddisfatti di Ron McGouvney, amico di Hetfield da lui 'iniziato' allo strumento [e che tra l'altro era lo zimbello bistrattato e sfruttato dagli altri tre membri della band], così si recarono a San Francisco per vedere all'opera tale Cliff Burton, fenomenale headbangers dei Trauma. A San Francisco i due trovarono una scena del tutto diversa: l'heavy metal locale era rabbioso, diretto e potente, e soprattutto privo di ridicoli orpelli visivi. I Trauma, la band di Burton, erano una delle pochissime glam metal band della zona: proprio queso fattore minava l'incontenibile voglia di crescere del bassista, che fu contento della proposta dei Metallica. Solo ad una condizione, però, Burton si sarebbe unito ai Metallica: che questi si trasferissero a Frisco e che lasciassero spazio ai suoi geniali solo di basso. Ulrich ed Hetfield nulla avevano da perdere, e accettarono, spostandosi a San Francisco e silurando McGouvney. I Metallica si trovarono in una realtà completamente diversa, finalmente a loro agio: e da qui potevano sferrare il loro attacco alla frangia nemica del glam.
BAY AREA THRASHERS. La scena della Bay Area di San Francisco era una grandissima festa collettiva: ogni sera c'era un concerto, ed ogni sera i giovanissimi headbanger locali vi accorrevano a frotte, celebrando con birre e pogo scapestrato le esibizioni sempre più telluriche della band locali. Si era compagni, c'erano decine di band e ognuno partecipava più o meno attivamente alla vita musicale della zona: decisamente un'altra musica rispetto alla patinata scena losangelina, dove tutti erano sempre pronti a pugnalare alle spalle. A Frisco si era innanzitutto compagni: e questa florida atmosfera di unione e fede cieca nel vero heavy metal portò una rivoluzione epocale, che si muoveva nelle cantine dove provavano Metallica, Exodus, Laaz Rockit, Dark Angel, Whiplash, Death Angel, Vio Lence. Denominatore comune di questi gruppi era l'enorme potenziale rabbioso sprigionato in musica, e soprattutto la velocità intensissima con la quale questa veniva suonata. I testi ribelli e la voglia di spaccare il culo erano la scintilla che muoveva tutte le notti della Bay Area, e spingeva i musicisti a superarsi giorno dopo giorno in una genuina sfida per decretare la band più veloce della California. L'impresa sembrò essere egemonia assoluta dei giovani Metallica, che divennero i leader incontrastati e riconosciuti della rivoluzione, grazie ad un pugno di canzoni sanguinarie: in esse mescolavano l'heavy metal classico con l'hardcore punk e con le correnti europee di Venom e Motorhead; proprio gli scarnissimi Venom erano tra i maggiori ispiratori del combo americano, che modellò questo nuovo ibrido esplosivo e devastante. Peculiarità della musica made In Bay Area erano i classici riff spezzettati, le velocissime digressioni di rabbia, gli stop'n'go mozzafiato, gli inni all'acciaio capaci di mandare in visibilio i superstiti dei moshpit e la protesta ribelle verso una società mal accettata e capace di imporre solo sofferenze. Hetfield urlava con aggressività e si dedicava alla chitarra ritmica con inaudita precisione nonostante la foga imposta dalle ritmiche martellanti scandite da Ulrich, Mustaine impreziosiva l'opera con fenomenali assoli ultramelodici, necessari a non perdere contatto con la tecnica e l'essenza dell'heavy metal stesso; il tutto era completato dal genio colto e preparatissimo di Cliff Burton, il vero deus ex machina del quartetto. Sulla loro scia si muovevano le linee stilistiche di decine di altre band valide e alla ricerca del delirio facile. Tra le più rispettate e ammirate vi erano gli Exodus di Paul Baloff e del chitarrista Kirk Hammett: una vera macchina da guerra. Il glam metal che impazzava a Los Angeles era severamente bandito, combattuto e odiato, in quel di San Francisco: la rivalità tra le due fazioni raggiunse livelli paurosi, mentre la stampa specializzata iniziava a catalogare come 'thrash metal' quel nuovo filone musicale tanto abrasivo ed esaltante.

KILL'EM ALL: SCACCO MATTO. Il demo 'No Life Till Leather' dei Metallica giunse fino a New York, nelle mani di John Zazula, che possedeva un negozio di dischi e si dilettava come talent scout: dopo aver ascoltato i Metallica, si sentì quasi obbligato a puntare tutto su di loro, aprendo addirittura una casa discografica per produrre loro il disco d'esordio. Gli inviò dei soldi per il viaggio e li ospitò a casa sua, almeno fino a quando i ragazzacci non lo fecero esaurire con le loro feste e la loro razzia di alcoolici. Già nell'avventuroso viaggio in furgoncino da Frisco a New York, guidando giorno e notte, le bizze di Mustaine, il più folle dei quattro, portarono la band a volerlo allontanare, rispedendolo a casa e chiamando a sostituirlo Hammett degli amici Exodus. Zazula mandò i quattro a 'vivere' nella sala prove per evitare che gli facessero a pezzi la casa: e in sala prove i quattro thrashers strinsero una sincera amicizia con gli Anthrax, che curiosamente suonavano la stessa musica violenta e veloce a tantissimi chilometri dalla fervida Bay Area; dopo un veloce lavoro in studio, i Metallica poterono esultare all'uscita di 'Kill'Em All', il loro disco d'esordio: un concentrato lavico di velocità schizofrenica e rabbia terremotante che diviene il manifesto del thrash metal, la prima freccia scoccata dalla bay Area verso il mondo esterno e la sintesi perfetta di un intero movimento. Canzoni come le urticanti 'Hit the Lights', 'Metal Militia' o 'Whiplash' spiegavano magnificamente la rabbia che covava nei cuori degli headbangers di Frisco, senza mai perdere d'occhio la superlativa carica melodica scandita dalle chitarre. Riff al vetriolo e assoli adrenalinici, arricchiti da pezzi antemici come 'The Four Horsemen' e 'Seek & Destroy', nuovo inno giovanile per un'intera generazione. E non solo. Il thrash prese piede potentemente ed iniziò ad esandersi, sommergendo sotto quintali di riffs energici la barzelletta del glam. Tanto che a Los Angeles una band con degli attributi mastodontici, gli Slayer, iniziò a suonare un thrash ancora più feroce e privo di ogni inflessione melodica. Il loro debutto 'Show No Mercy' permise a Tom Araya, Kerry King e compagni di guadagnarsi il rispetto e il timore reverenziale di ogni glambangers di Los Angeles: nessuno poteva permettersi di muovere ciglio nei confronti dei cattivissimi Slayer, la band più cattiva al mondo e con i fans più cattivi al mondo!

RIVOLUZIONE, EVOLUZIONE. Il 1984 fu l'anno in cui il thrash procedette verso due direzioni: la prima fu quella underground in cui era nato, e che si vedeva rinforzata dallo scoppiettante debutto degli Anthrax, 'Fistful Of Metal'; la second afu quella della crescita esponenziale che avrebbe portato un ristretto numero di bands ad elevarsi dalla massa, sviluppando un'architettura evoluta del loro thrash primigenio. A trainare tutto il movimento furono ancora una volta i Metallica, che così come lo avevano di fatto plasmato si ritrovavano ora a svilupparlo e farlo crescere. La crescita tecnica e la mentalità apertissima dei quattro ragazzini portò il loro stile a stratificarsi e ampliarsi, abbracciando un'elasticità ed una potenza a dir poco ineguaglaibili nel loro secondo lavoro, 'Ride The Lightning'. In esso la band dimostrava di saperci fare ancora con le killer tracks in your face a mille all'ora come 'Fight Fire With Fire', ma spiegò al mondo come poteva fare anche un passo maggiore, lanciandosi in macigni heavy metal apocalittici ['For Whom The Bell Tolls' e 'creeping Death' su tutte] o in struggenti dimostrazioni di melodia, come la prima ballata del thrash: 'Fade To Black'. 'Ride The Lightning' fu una dimostrazione di forza spaventosa dei Four Horsemen, il destro che permise loro di fare il salto sulla scena internazionale uscendo dall'undergroud e togliendosi di dosso l'etichetta ormai restrittiva di 'thrashers'. In 'The Call Of Ktulu' il combo di Frisco dimostrò ulteriore fiuto stilistico e tecnico, essendo una lunga e sinistra strumentale piena di colpi di scena: le stesse liriche vergate dal pugno di Hetfield erano ora più mature e non parlavano più solo di metal ed headbanging: ma anche di lotta tra gli uomini, di sedia elettrica, di romanzi letterari, di sentimenti depressivi, di fuga dalla realtà o di un Dio che, se c'è, forse è malvagio. Nel 1985 il loro esempio è seguito dai loro amiconi Anthrax, che rimpiazzano il vocalist neil Turbin col teatrale Joey Balladonna e danno alle stampe 'Spreading The Disease', in cui iniziano anch'essi a sviluppare uno stile personale, goliardico e vivace, lontano da quello cupo e pessimistico tipico del thrash. Naturalmente resisteva ancora il concetto di vecchio thrash, in dischi come 'Ranging Violence' degli Hirax o nel secondo album degli Slayer, 'Hell Awaits', che si rivelava ancor più intriso di rabbia, velocità e sulfurea malignità del suo predecessore, ma presentava strutture parecchio più elaborate ed avanzate: non più mera vilenza ma pezzi articolati, molto lunghi e densi di cambi di tempo e partiture di tecnica non indifferente.

LE MILLE FACCE DEL THRASH. Dalla Bay Area giungeva forte l'eco di un thrash metal frizzante e sferzante, che trovava nel violento moshpit degli Exodus uno dei più ammirati e rispettati indici di gradimento: il grandioso debut 'Bonded By Blood' era a tutti gli effetti una fotografia molto realistica di quello che accadeva in quei giorni nelle sudatissime cantine di Frisco. Il disco è forse quello che concentra il tasso ormonale più scatenato e vitaminico dell'intera produzione made in bay Area, con le sue sferrate di riff imbizzarriti, fucilati a velocità incalzante attraverso ritmiche folli e martellanti, sgraziatamente guidati dalla voce acida e ubriaca di paul Baloff, travolgente nei suoi refrain da pugno al cielo. Un'altra uscita, in particolare, fece drizzare le orecchie degli appassionati: si trattava di 'Killing Is My Business And The Business Is Good' dei Megadeth, nuova creatura forgiata nientemeno che dal redivivo Dave Mustaine, cacciato dai Metallica e rescuscitato a nuova vita per combattere fino alla morte gli odiatissimi ex colleghi: il suo thrash è ancora vicino a quello di Kill'Em All, ma pronto ad evolversi in una direzione più personale, proprio come capitato a Hetfiel e compagni. Se i Metallica hanno sviluppato una forte potenza melodica basata sulla serietà e sull'oscurità di testi e sonorità, i Megadeth amplieranno il loro background soprattutto in direzione tecnica, coltivando un notevole gusto per il virtuosismo melodico strumentale ed una piccante critica politica inacidita dalle aspre vocals di quel folle misantropo di Dave Mustaine. La scena della Bay Area inizia ad appesantirsi verso sentieri ancor più duri: i Possessed colsero la palla al balzo e introdussero la voce gutturale su degli spartiti sempre più squartanti, inaugurando di fatto il cammino al death metal con il loro tecnico e feroce debut, 'Seven Churches'.

HEAVY CLASSICO. Intanto in Europa la scena metal tradizionale era proseguita spedita, nel 1983, con un esperimento più commerciale degli Iron Maiden, 'Piece Of Mind', disco trainato dall'esaltante 'The Trooper', e con l'ingresso di Ian Gillan, ex Deep Purple, nei Black Sabbath, appena lasciati liberi da Ronnie James Dio. Il singer già dei rainbow preferì infatti dedicarsi alla sua carriera solista, dando alla luce 'Holy Diver'. I giganti Maiden e Judas Priest vivono un 1984 stellare: i primi sfornano lo storico 'Powerslave', esempio di classe, melodia e maturità ormai insuperabile, e nel 1985 il colossale 'Live After Death'; i vecchi bikers di Birmingham, invece, confermano la loro fede d'acciaio e la loro grande potenza ormai consolidata con il mastodontico 'Defenders Of The Faith', ennesimo calibro da novanta in una discografia stellare e sterminata. Nuova band sorgono nel cuore del Vecchio Continente: e dalla Germania arrivano i potenti Helloween, che in 'Walls Of Jericho' [1985] velocizzano le ritmiche heavy metal delineando i primi esempi di speed power, un genere orientato verso una positvità di base imperniata su racconti leggendari e intrisi di magia. Oltreoceano i Manowar procedono nella loro opera di civilizzazione degli States, diffondendo il Sacro Verbo con la tronfia epicità che ormai li accompagna solennemente: in soli dodici mesi pubblicano 'Hail To England', tributo alla terra natia del seme metallico,l'Inghilterra naturalmente, e 'Sign of The Hammer', probabilmente la loro opera più virile e incisiva. I Van Halen corrono in senso opposto, modernizzandosi con la robusta introduzione delle tastiere in singoli come 'Jump'.
1983: Dave Scott Mustaine è cacciato dai Metallica e forma i Megadeth: lascia a Kirk Hammett degli Exodus la chitarra solista. Nascono Testament, Helloween, Morbid Angel, Possessed, Savatage, Death e Bathory. Dio pubblica 'Holy Diver', i Sabbath con Ian Gillan 'Born Again'. Clamoroso debutto per i Metallica con 'Kill'Em All'. Gli Slayer debuttano con 'Show No Mercy'. Escono 'Piece Of Mind' dei Maiden, 'Into Glory Ride' dei Manowar, 'Bark At The Moon' (Ozzy Osbourne) e 'Shout At The Devil' (Motley Crue) che da il via alla commercializzazione dell'heavy metal. 1984: Escono 'Fistful Of Metal' (Anthrax), 'Powerslave' (Iron Maiden), 'Defenders Of The Faith' (Judas Priest), 'Stay Hungry' (Twisted Sisters). I Metal Church debuttano con l'album omonimo, i Manowar ne pubblicano addirittura due ('Hail To England' e 'Sign Of The Hammer'). In '1984' dei Van Halen desta scalpore l'utilizzo della tastiera per il pezzo 'Jump'. Ozzy Osbourne accusato di aver istigato al suicidio un ragazzo col pezzo 'Suicide Solution': sarà assolto nel 1986. Secondo album per i Metallica, che pubblicano 'Ride The Lightning'. 1985: Si formano i Guns'n'Roses. Gli Accept pubblicano 'Metal Heart', gli Anthrax 'Spreading The Disease', gli Exodus 'Bonded By Blood', gli Hirax 'Ranging Violence', gli Overkill 'Feel The Fire, i Motley Crue 'Theatre Of Pain'. Esce 'Live After Death' dei Maiden, gli Helloween sfornano il primo disco ufficiale ('Walls Of Jericho'); esordio per i Megadeth con 'Killing Is My Business' e per i Possessed con 'Seven Churches'. Esce anche 'Hell Awaits' degli Slayer. Il 19 settembre Dee Snider, cantante dei Twisted Sister, testimonia contro i metodi di controllo e censura della P.M.R.C.. durante un'udienza al Senato statunitense. Oltre a lui, vennero convocati Frank Zappa e John Denver.